A 40 anni sono diventata sannyasin (discepola di Osho, ndr) e il cerchio si è chiuso, ho visto la perfezione e l'eccellenza dei facilitatori del mondo di Osho, che mi ricordava l'impeccabilità della Scienza, unite a un mondo nuovo, profondo e tutto da esplorare, quello dell'Essenza più profonda di un essere umano. Dopo tanti anni di meditazioni, tecniche e sperimentazioni, e soprattutto dopo questi ultimi due anni di sfida pandemica, mi è chiaro fino all'ultima goccia del mio corpo che l'unico vero maestro di me stessa sono io. Nel momento in cui ho dovuto assumermi la responsabilità della mia meditazione e della mia crescita, perchè non era possibile farsi guidare da nessuno, ho capito le parole di Osho quando disse che si sarebbe dissolto in ognuno di noi. Può essere triste, ma si diventa Adulti. E si impara a chiedere aiuto come adulti, non più come bambini.

Resta la dolcezza di poter sempre ascoltare le sue parole, o le parole di qualsiasi maestro, quando si ha bisogno di scaldarsi il cuore.