Il mio terapeuta mi aveva parlato delle meditazioni attive e di Anurag, di quanto fosse speciale, l'ho conosciuto al No Mind - il centro Osho di Napoli - e subito mi resi conto di aver incontrato LA PERSONA giusta.

Anni prima avevo fatto diversi corsi di sviluppo personale e avevo conosciuto diversi “docenti", ma lui non era un docente, non un trainer, o un facilitatore, lui era ed è molto di più. Più lo conoscevo e più mi rendevo conto che durante le costellazioni, le sue qualità umane andavano ben oltre le mie aspettative, ben oltre quello che avevo visto e vissuto con altri trainer. Attraverso i suoi occhi traspariva l'amore per gli esseri umani, che era ciò che lo guidava e lo guida oggi nel suo lavoro. E questo per me fa la differenza. I suoi insegnamenti sono stati fondamentali per me, per riprendere in mano la mia vita.

All'inizio mi sembrava una persona introversa, un po' distaccata, solitaria. Poi, ho visto quanto il suo non sia per lui solo un lavoro, non solo l’applicazione di una tecnica. Ho avuto la fortuna di riconoscere, durante i gruppi, momenti rarissimi e preziosi in cui emerge in modo molto evidente tutta la sua passione, empatia, vicinanza, amore per l'altro, momenti in cui lui si dona totalmente all’altro. E questo è meraviglioso. Il mondo di Osho mi aveva affascinata talmente tanto fin da subito che per la prima volta nella vita nel 2011, mi misi in un treno, da sola, e andai a Rimini all'Osho Festival.

Lì ho incontrato per la prima volta Siddho, l'altra parte della mela, la cui fama arrivava prima di lei, una bellissima donna bionda che mi scelse tra centinaia di persone e mi inscenò una costellazione. Fu molto efficace perché mi fece "vedere" che quello era solo lavoro, che quella non poteva essere la mia famiglia. E alla mia vera famiglia, a mio figlio, che all'epoca aveva 3 anni, spiegai che “Siddho aveva aggiustato la mamma" e mi sentii davvero fortunata. L'esperienza del festival nella sua interezza mi diede tanta fiducia, fu la prima volta che feci una dinamica con 500 persone, che energia… Energia che portai con me e che mi diede la forza, dopo diversi mesi, di uscire da quella situazione di disagio che mi avrebbe portato certamente a sviluppare una malattia.