Una porta sull'inconscio

Siddho ci parla delle Costellazioni Sistemiche e della sua esperienza personale

Ormai da anni le Costellazioni Sistemiche, sia familiari che per il lavoro e per l'azienda, si stanno diffondendo in tutto il mondo con successo. Qual è la forza di questo metodo? Quali le caratteristiche che ne hanno fatto una metodologia d'avanguardia?

Una caratteristica è la velocità. In un'ora, a volte meno, la persona che “mette in scena” la costellazione della sua famiglia, vede dispiegarsi davanti alcune dinamiche nascoste nel sistema che stanno all'origine di disagi o di comportamenti ripetitivi o di grosse difficoltà che si sta portando dietro, spesso da molto tempo.

Il grande apporto delle Costellazioni è una nuova visione del ruolo della coscienza. In esse, vediamo con chiarezza quanto il bisogno di “appartenenza” leghi un individuo al suo sistema d'origine (coscienza sistemica della famiglia). E quanto questo bisogno di appartenenza alla coscienza sistemica di quella data famiglia - includendo anche generazioni precedenti - influenzi scelte, feeling profondi e comportamenti. Sentirsi parte di un certo sistema ci fa sentire bene; andare per la propria strada, ci fa sentire come se tradissimo qualcosa o qualcuno. Questo senso di “tradimento” è il passaggio necessario per crescere, per evolversi.

L'individuo, attraverso le Costellazioni, osserva i nodi sistemici e i condizionamenti che lo tengono “legato” a determinate situazioni, a volte molto costrittive.

Può comprendere una forma d'amore più adulta, più connessa alla solitudine, una solitudine appagante, radicata nel sentirsi camminare con le proprie gambe, nel vivere la propria creatività e cantare la propria canzone. Un amore più connesso alla responsabilità individuale che non alla sicurezza del conosciuto.

Alcuni esempi possono aiutare... Una persona si ritrova sempre a viaggiare, da un paese all'altro, non riuscendo mai a fermarsi, a creare qualcosa per la sua vita. All'inizio è un'avventura arricchente, poi un modus vivendi; ma a un certo punto sente che questo “andare” è più radicato in un senso di angoscia che non nella libertà.

La costellazione può mostrare cosa sta alla radice di questo muoversi compulsivo. Forse un membro della famiglia era stato obbligato alla fuga e poi disperso. La persona in questione, anche dopo alcune generazioni, “ricorda” inconsciamente quel membro della famiglia dimenticato, vivendo lo stesso feeling, lo stesso impulso, ma questa volta l'impulso non è inerente a una reale necessità. Scoprire questo porta un grande sollievo alla persona che stava rivivendo quel destino e, rispettando l'esistenza di quel membro del sistema, può sentirsi libera di scegliere: non è più costretto a soggiacere a un sentimento, feeling o pulsione non in accordo con il suo sé.

Questo esempio è un po' particolare, ma molte sono le situazioni di comportamenti compulsivi o di sensazioni interiori che appesantiscono la capacità di scegliere per la propria vita. Anche le difficoltà nelle relazioni possono avere origine da forme di “irretimento” con i genitori. Se uno dei due genitori, ad esempio, usa il figlio come suo alleato contro il partner, il figlio avrà molte difficoltà nella vita adulta a relazionarsi in modo rilassato e totale con il proprio partner. In un contesto lavorativo potrebbe trovarsi ad accollarsi più responsabilità di quelle richieste dal suo ruolo, o potrebbe ritrovarsi spesso invischiato in dispute non di sua competenza. Le Costellazioni portano alla luce molto chiaramente cosa ci tiene legati, repressi o sfiduciati nelle relazioni.

Il lavoro sistemico è di grande supporto per un buon funzionamento delle relazioni. Per esempio mostra l'importanza di un giusto equilibrio tra dare e ricevere, oppure del rispetto per i partner importanti venuti prima di noi... permettendo di uscire quindi dall'illusione di essere gli unici e di comprendere profondamente il flusso dell'amore e del cambiamento.

Personalmente ho incontrato il lavoro delle Costellazioni dopo molti anni di meditazione e di lavoro su me stessa e il riscontro che ne ho verificato nella mia vita è stato profondo e affascinante.

In alcuni momenti di buio, mi giudicavo molto, quasi vergognandomi di alcune sensazioni interiori che sembravano non passare mai. Attraverso le Costellazioni ho potuto vedere alcuni irretimenti che ancora influenzavano il mio approccio alla vita. Un senso di profonda tristezza mi accompagnava, nonostante anni di meditazione ed esperienze di felice lavoro all'interno del Resort; nonostante scegliessi ciò che sentivo fosse giusto per me, momento per momento. Ho scoperto quanto questa tristezza fosse collegata a un destino difficile di molte donne del mio sistema familiare, al quale io inconsciamente restavo "fedele”.

Ho lasciato la famiglia quando avevo 21 anni per andare a Pune per la prima volta e pensavo di essermi lasciata tutto alle spalle. Ma ho scoperto, ad esempio, quanto il supporto dato a mio padre e la costante conflittualità con mia madre avessero determinato nell'intimo una sfiducia profonda e sottile verso gli uomini e una certa arroganza... mistificata in mille modi durante la mia vita di ricercatrice spirituale.

Approfondire l'osservazione di me stessa anche da questo punto di vista mi ha portato un nuovo senso di leggerezza, chiarezza e gratitudine per la vita. La meditazione e tutto ciò che Osho mi aveva detto e dato con molta semplicità sin dall'inizio, hanno trovato ancor più spazio dentro di me, qualcosa si è rilassato a un livello molto profondo e il passato è divenuto davvero passato. E un senso di responsabilità pieno di gioia mi ha attraversato e continua ad attraversarmi sempre di più.

Considero quindi il metodo delle Costellazioni Sistemiche un metodo che aiuta la meditazione ad andare più in profondità. Lo sciogliersi di alcuni nodi inconsci è certamente d'aiuto perché il rilassamento e l'osservazione fluiscano nella profondità del nostro essere.