Meditazione o condizionamento: due vie di risoluzione dei problemi
Cosa c’entra, dirai, la meditazione dinamica con la risoluzione dei problemi di relazione con il partner?
C’entra. La meditazione dinamica è stata creata da Osho per risolvere - meglio dissolvere - la maggior parte dei problemi dell’uomo moderno, tra cui quelli con qualsiasi partner o di qualsiasi relazione di coppia. (Se non conosci la meditazione dinamica clicca QUI)
La prima tipologia di risoluzione di problemi: il condizionamento
Mi ricordo un periodo di litigi fra mio padre e mia madre. Avrò avuto 15 anni. Il tema era l'espansione dell'attività commerciale. I miei avevano un bar tabacchi e vendevano anche materiale per la scuola. Mia madre voleva comprare dei locali attigui, che erano stati posti in vendita. Mio padre non ne voleva sapere. Mia madre era ambiziosa, con uno sguardo sempre alla posizione che occupi nel mondo. Mio padre, invece, era conservatore. Gli bastava che i figli avessero quello di cui abbisognavano e che la famiglia restasse unita. La questione si risolse con la "sconfitta" di mia madre.
Fu un periodo di catarsi e reciproche accuse. La crisi finì, ma la coppia rimase unita fino alla fine dei loro giorni.
Un bell’esempio, direte. L’amore ha prevalso! In realtà, quello che ho capito molto più tardi quando ho incontrato Osho, è che è stato un amore segnato dal condizionamento sulla donna. Niente di male... solo che gli individui non sono cresciuti. Si sono piegati l'uno all'altro.
Certo, mia madre aveva anche un senso di resa vero nella vita. E ha messo l'unione sopra qualsiasi altra cosa. E allo stesso tempo pensava: "Divorziare? Lasciarsi? Giammai! Piuttosto, rinuncio alla battaglia. Sono pur sempre una donna, che rimarrebbe sola, additata come una sfascia famiglie." Lei ha rinunciato alla sua determinazione.
Mia madre comprese l’importanza della legge sul divorzio, e votò a favore anche se, allo stesso tempo, accettò fino in fondo quell’uomo, tradizionalista, maschilista, poco orientato al business, ma molto amorevole. Lei sapeva andare oltre il suo giudizio su quell’uomo. E a lui piaceva in fondo questa donna piena di iniziativa.
Mio padre affermò, con una certa aggressività, il ruolo dell’uomo che sottomette la donna ai suoi voleri. In fondo, come maschio, era il padre padrone.
Entrambi condizionati, con il condizionamento, risolsero la gran parte dei loro problemi.
Questo racconto mi serve a illustrare un tipico conflitto di coppia, condizionato dalla mentalità del sud Italia di 60 anni fa.
Oggi la donna non ha più quel tipo di giogo limitante della propria espansione.
Sì, è vero. Allo stesso tempo, le cose DENTRO agli individui non sono cambiate! Sono cambiate - e per fortuna - all’esterno.
Agisce, invece, dentro agli individui, un altro condizionamento: quello opposto. Il partner è un ostacolo? Rimuovilo, anche se soffri come un cane! Andare a ogni costo per la propria strada, sacrificando l'amore: l’amore soccombe alla ricerca di realizzazione e di autonomia. Questo è il nuovo condizionamento. In superficie tutto è cambiato. Nelle viscere, si cerca l'AMORE, che resta un sogno proiettato sulle coppie famose: che Totti e Ilary si dividano resta uno choc collettivo. “Se anche loro si lasciano, allora vuol dire proprio che l’amore non esiste”, così qualcuno ha commentato sui social.
Per potersi realizzare, non si rinuncia più a niente e si distruggono relazioni con un grande potenziale di amore e di crescita.
Sacrificio 60 anni fa, sacrificio oggi. All'epoca ci si piegava all'altro, adesso, l'importante è riuscire a non piegarsi mai.
La seconda tipologia di risoluzione di problemi: la meditazione dinamica di Osho
Ciò che manca alle coppie e a ogni relazione, nella maggior parte dei casi, è la meditazione.
In particolare, la meditazione dinamica può servirci come strumento per segnare il processo di uscita dai problemi.
Ciò che accade senza meditazione dinamica
Prima fase nella coppia: la repressione del sentire
L’altro è diverso da noi! Quindi, può essere una continua provocazione. Le sue abitudini contrastano con le nostre. All’inizio è tutta una scoperta. Poi, diventa sopportazione in nome del mantenimento della relazione.
All’inizio è: non c’è nessuno come noi. Dopo un po’, si reprime il proprio sentire per la paura di danneggiare la relazione.
Inizia la repressione. Ci si reprime in nome del condizionamento ricevuto dai genitori e dalla società. Si pone il seme per il GRANDE CONFLITTO.
Seconda fase nella coppia: la catarsi e la rottura
A un certo punto, c’è il botto. Magari preceduto da una serie, anche molto lunga, di piccole catarsi, sempre più feroci. Non ne puoi più di questioni e questa donna che ti sembrava la principessa delle favole e quest'uomo che doveva essere il principe azzurro sono una delusione. “Ma come ho fatto a non accorgermene prima!”, ti rimproveri.
Cominci a guardare ad altri e ad altre, sempre alla ricerca dell’amore ALL'ESTERNO. Il tuo partner lo riempi di giudizi, lo accusi di essere la causa della maggior parte delle tue frustrazioni. Magari la presenza dei figli, ti tiene lì. Oppure la tua religione. Ma ciò che vorresti fare è rompere e cercare appagamento altrove.
Nei casi più assurdi, accusi il tuo partner di averti rovinato la vita. E a volte finisce tragicamente per la donna, come raccontano i tristi casi di femminicidio.
La meditazione dinamica di Osho come strumento di pacificazione interiore e di crescita dell’amore con l'altro
Come si sa, la meditazione dinamica è suddivisa in cinque fasi. Vediamo come ogni fase diventa parte di un processo per darci intuizioni per far procedere l’amore nella coppia e in qualsiasi relazione.
La premessa generale è che ogni pratica meditativa ci vuole far comprendere meglio noi stessi e far emergere i meccanismi inconsci che ci tengono nel buio e nella negatività.
Quando c’è un problema, il primo movimento da fare è SEMPRE ANDARE DENTRO DI SÉ.
Vediamo come può aiutarci nello specifico la meditazione dinamica di Osho.
La prima fase del respiro caotico ci permette di liberare l’energia bloccata dal condizionamento, di rilasciare tensioni create nella mente e nel corpo da credenze su ciò che è moralmente giusto e accettato dal nostro gruppo di riferimento: un cumulo di ideali che spesso contrasta con la nostra sensibilità, che reprimiamo per conformarci. Con la prima fase, evitiamo l’accumulo di non detti, o di tensioni dovute alle rinunce, o ai rospi inghiottiti per paura o comodità o per qualsiasi altro motivo che ci è sembrato plausibile.
La seconda fase ci permette di sbottare e di esprimere tutta la nostra aggressività repressa senza scaricarla sull’altro. Possiamo prendercela con il mondo, possiamo essere noi stessi, possiamo esprimere le cose che avremmo voluto dire con tutta la forza che ci viene da dentro, senza limiti. Possiamo permetterci di protestare per le offese e la rudezza subite. Possiamo dire di no quando abbiamo detto di sì. Possiamo dire la nostra verità anche se nessuno la comprende. Evitiamo così l'inutile catarsi con il partner. Le accuse e le recriminazioni hanno a che vedere più con la nostra struttura di credenze. Sono queste credenze che ci hanno impedito di dire qualche no in più, ci hanno impedito di mettere dei giusti confini, ci hanno impedito di mettere sul piatto la nostra verità. Nella seconda fase, possiamo prendere contatto con ciò che siamo veramente.
La terza fase della dinamica con il salto fa sì che tutta l’energia, attraverso lo “uh”, torni nel centro e si concentri nella pancia. Non solo si distribuisce in verticale lungo i chakra, allineandoli. Ha l'effetto di portarci a prenderci la responsabilità di chi siamo. Siamo noi gli artefici del nostro destino e abbiamo la forza di realizzarlo. L’altro è uno specchio dei nostri limiti e delle nostre bellezze. Non è la causa dei nostri mali. Siamo responsabili di ogni cosa. E siamo i creatori della nostra vita. La terza fase ci mette in contatto con la possibilità, la forza, il limite, con la nostra vera energia che si palesa quando è ripulita.
La quarta fase del silenzio ci permette di far apparire la verità! Una mente lucida riflette la realtà così come è, senza interferenza di credenze o condizionamenti. Una mente che lascia spazio all’intuizione senza filtri e lascia emergere la connessione con il sé più profondo.
La quinta fase ci conduce direttamente al sì, ad avere fiducia che ciò che sta accadendo fuori è la nostra sfida di crescita. La nostra amorevolezza, anche nelle situazioni più ardue e difficili, è la risorsa per la dissoluzione dei conflitti. La nostra parte più vulnerabile può manifestarsi senza timori. Se l'altro non sa chi sei, se mostri sempre la corazza, se metti in gioco sempre la tua parte politica e di calcolo, come puoi pretendere che l’altro ti veda e ti capisca? Ecco l'origine di tutti i malintesi delle relazioni.
L’altro è quello giusto perché la vita te lo ha messo sul tuo cammino. Quindi, giocati l’occasione del conflitto per conoscerti di più, per affrontare la tua negatività, per vedere quale è la tua parte nella determinazione del conflitto.
La meditazione dinamica di Osho ti permette un processo psicologico profondo e ti porta nella non-mente. Wittgenstein, nel suo Tractatus logico-philosophicus, che Osho sicuramente conosceva in quanto docente di filosofia, ci dice che il piano delle soluzioni è un piano diverso da quello dei fatti. Quando entriamo in conflitto, noi ci attacchiamo ai fatti. Per superare il conflitto e il problema con il partner, dobbiamo andare in un altro piano: quello della non-mente, dove le soluzioni ci attendono.
La meditazione dinamica ci permette quel salto di piano e ci permette di far crescere l’amore. Cos’è l’amore se non diventare sempre più intimi, farci conoscere nella nostra sensibilità più profonda, poterci rilassare nell’altro, poterci sentire non giudicati?
La meditazione dinamica ci permette di abbassare le barriere e di invitare l’altro ad abbassare le barriere e a mostrarci la sua vulnerabilità.
La meditazione dinamica è sicuramente al servizio dell’amore perché permette al buio di scomparire. Magari ti ci vorranno più relazioni per arrivare poi a quella in cui l'intimità può sbocciare definitivamente.
Fai pure le tue catarsi contro il mondo intero! Mostra le tue accuse! È la via che ci hanno insegnato.
Osho ce ne ha proposta un'altra. La sua Meditazione Dinamica è lo strumento di crescita più efficace che abbia mai incontrato.
Le catarsi possono liberare la tua adrenalina, ma ti lasciano solo a leccarti le tue ferite.
Sono come una sbornia. Con la dinamica, puoi riprenderti la tua vita nelle tue mani. L'altro non è l'inferno e tu puoi non esserlo per l'altro. Solo una coppia che sceglie di amarsi fuori dal condizionamento può crescere in amore, come due colonne di un tempio in cui le individualità sono espresse nella loro bellezza e fra le quali c'è rispetto, gentilezza, attenzione, cura. I conflitti sono l'occasione per conoscersi meglio e andare dentro di sé.
Concludo questo articolo, con un suggerimento di lettura: "Il quarto elemento dell'amore" di Osho.
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